Equilibrium 117 Pan Aura-Soma®
Primi Pensieri – 11 Novembre 2019
Sono eccitato dalla nascita della nostra nuova bottiglia che sembra essere un altro passo veramente importante nella evoluzione del Sistema. Turchese / Rosso e di nome Pan, quasi l’espressione del consorte della Regina Mab, un bellissimo momento nel tempo (11/11), ci sono così tante aperture per noi, porte a livelli dell’essere poiché l’11 è sempre una porta. Equilibrium 117 Pan Aura-Soma
Quando questa bottiglia diviene in essere arriva attraverso una porta aperta che ci annuncia e ci ispira quello che verrà. Equilibrium 117 Pan Aura-Soma
Lo spirito nella natura rivelato in una forma dinamica, lo spirito di quello che è contenuto in tutti gli alberi, piante, cristalli, gemme, e dentro di noi; di fatto lo spirito della natura ovunque possa esistere. Il Turchese ha sempre la forza creativa come suo aspetto principale e come pure una espressione del viaggio; mi sembra quando è collegato al Rosso che quella forza creativa veramente arrivi in Terra. Così da poter manifestare una creatività, da poter arrivare alla comprensione dei nostri pensieri e sentimenti, del nostro Essere e di come essi influenzino la nostra realtà. Da una parte sento essere una bottiglia che aiuterà ciascuno di noi a prendersi la responsabilità del nostro viaggio interiore, in un modo che va al di là del proiettare o trasferire. C’è una forte associazione del Turchese anche in relazione al viaggio di Individuazione e come più onde di consapevolezza si rendono disponibili a noi nella griglia di luce sulla terra, noi possiamo divenire radicati e possiamo farlo in un modo che prima non era così accessibile. Attivazione da parte degli antenati che è necessaria all’essere della Terra per supportarci individualmente e collettivamente nel viaggio verso noi stessi.
Proprio per l’ovvia e profonda connessione con la Regina Mab voglio fare una citazione tratta
dall’ ”Inno di Pan“ di Percy Byshe Shelley:
- Dalle foreste e dalle regioni tra le montagne noi arriviamo, arriviamo dalle isole cinte dai fiumi, dove le rumorose onde ammutoliscono nell’ascoltare i miei soavi zufoli.
Il vento tra le canne e i vimini, gl’insetti sopra le campanule del timo, gli uccelli sui cespugli di mortelle, le cicale lassù sul tiglio, e le lucertole laggiù tra l’erbe, rimanevano muti come mai era stato muto il vecchio Tmolo, tutti intenti ad ascoltare i miei dolci zufoli.
2. Il liquido Peneo scorreva, e tutto l’oscuro Tempio giaceva nell’ombra di Pelione, innalzantesi nella luce del giorno morente che s’affrettava al suono dei miei dolci zufoli.
I Sileni, i Silvani, i Fauni, e le Ninfe dei boschi e delle onde, sulle sponde degli umidicci prati accanto al fiume, e sull’orlo delle rugiadose grotte, e tutti quelli che ci accompagnano e ci seguono,
erano muti, come, te, Apollo, invidioso dei miei dolci zufoli.
3. Cantai delle stelle danzanti, cantai della dedalea Terra, e del Cielo – e delle guerre tra i giganti, dell’Amore, della Morte, dell’Origine, e poi cambiai il ritmo, e cantai di come lungo la valle di Menelao
inseguii una fanciulla e mi persi in un canneto.
Dei e uomini, siamo tutti così illusi! – L’amore irrompe nel nostro petto e sanguiniamo a causa sua: piangiamo insieme, come se l’invidia e l’età non avessero ancora gelato il sangue,
nell’armonia di dolore dei miei dolci zufoli.
In questa poesia Shelley parla di una gara musicale tra Pan e Apollo. Per i Greci Apollo è il Dio della Musica, mentre al Dio Pan era attribuita la musica rustica della natura, delle cose selvagge, dei pastori e delle montagne- la sua creatività arriva dai suoi sensi. Questo modo di esprimere la bellezza della Natura e di usare i sensi per sentire piuttosto che basarsi sull’intelletto è espresso ulteriormente dal flauto di Pan.
Nel racconto tratto dalle “Metamorfosi” di Ovidio il flauto viene creato quando Pan cerca di trattenere la ninfa Siringa solo per scoprire che sta afferrando delle canne. La bellezza di Siringa continua dalla sua forma di ninfa a quella di canna, ed è questa bellezza interiore della esistenza che Pan trova irresistibile- lei non è più pensiero o sentimento-con Pan lei è divenuta veramente essere.
Mezzo uomo, mezza capra Pan è anche spesso associato con la sessualità, ed è spesso visto con un fallo. Come guardiamo al rosso nella frazione di base questa energia sessuale o energia della Kundalini non può essere negata.
L’energia rossa è spesso associate alla rabbia ed è interessante che la parola Panico derivi dalla rabbia di Pan quando venne svegliato dal suo sonno pomeridiano. Questo risveglio dal torpore, il risveglio dal sogno, il risveglio da un altro stato dell’essere può spesso essere accompagnato da un senso di furia, di rabbia, un senso di non essere sé stessi poiché in realtà noi cominciamo a risvegliarci quando incontriamo quello che non ci è familiare, il vuoto e ciò che è caduco, questa combinazione ci porta ad uno stato diverso di consapevolezza, quella consapevolezza che ha veramente il potenziale del risveglio.
Baruch Spinoza, un filosofo del diciassettesimo secolo pubblicò molte opere in cui teorizzava il divino in tutta la natura, molti lo chiamerebbero il padre del Panteismo, Questo spirito nella natura è anche qualche cosa verso cui avere della riverenza, qualcosa che deve essere riconosciuto e nel nostro tempo la necessità che venga resuscitato. Queen Mab e Pan realmente ci chiamano a questa rivalutazione.
Oggi Mercurio passerà direttamente davanti al nostro sole, impiegherà 5 ore e mezza per attraversare il volto del sole, Mercurio è 1/194 del diametro del sole e per vederlo c’è bisogno di un telescopio con filtro solare, tempo permettendo.
Mercurio è la chiave che ci parla della nostra comunicazione, riflessa in modo similare nel Turchese, frazione superiore di Pan, insieme alle abilità analitiche e dell’intelletto e l’energia di esprimerle che ci viene dal Rosso.
Questa è la bottiglia che potrebbe aiutarci a esprimere i livelli più intensi del nostro sentire dalle nostre profondità.
E’il momento in cui in Aura-Soma stiamo realmente mettendo molta enfasi sulla comunicazione che passa attraverso i media e i social, quell’energia che è necessaria così che Aura-Soma sia più visibile e meno di nicchia nel mondo. Il modo in cui questo viene tradotto nella bottiglia è anche troppo evidente. E una splendida opportunità per la comunità di Aura-Soma di avere una comprensione del Sistema e di come si stia sviluppando per realmente unirsi e utilizzare l’opportunità su cui la compagnia ha investito, in relazione al portale, la rete, l’opportunità di portare insieme la nostra energia per aiutare a realizzare la visione e il supporto della umanità nel viaggio di risveglio in questo momento del tempo. In qualche modo precorre gli eventi, che inizieranno nel 2020, così una delle porte è anche per i prossimi mesi, per radicare nella vita di ogni giorno riflessione, crescita, ispirazione, creatività. Il test di quel portale 11/7 ci mostra che ogni volta che una porta si apre potremmo doverci confrontare con qualcosa di inaspettato, qualcosa che non ci è familiare, di natura scomoda dove la nostra fede è messa alla prova. C’è una connessione Essena con l’11, un test sulla Catena dei Fiori in relazione a ciò che è vero e ciò che ha bisogno di una rivalutazione. Poichè da un 9 attraverso il 18 ci ricorda anche del potenziale del risveglio che iniziò con l’ibridizzazione cominciata nell’Antico Egitto e ci ha dato l’opportunità di svegliare il serpente dentro di noi come parte del cuore dentro al cuore della 9, questa forza creativa sempre presente in tutte le culture del mondo, dagli inizi del tempo fino al presente. Seguire la luce dentro di noi. Qualcosa che desidero anche condividere è che questa bottiglia può aiutarci a proteggerci da frequenze manipolatrici se realmente la usiamo con le appropriate intenzioni.